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Annalorena Consalvi, ingegnere: “Così cresco professionalmente insieme a Polo Progetti”
Annalorena Consalvi, si è laureata in ingegneria civile all’Università di Bologna nel 2013 e l’anno seguente ha superato l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione. All’inizio del 2017 ha scoperto Polo Progetti e da allora collabora con la cooperativa come libera professionista.
Che cosa, in particolare, ti ha fatto scegliere Polo Progetti?
Conoscevo il presidente, Marco Guidotti, che mi ha dato qualche informazione in più sul funzionamento della cooperativa. Per me che avevo iniziato da poco era affascinante l’idea di poter contare su un’unione di professionisti. Mi muovo infatti in un campo molto settoriale e se mi viene proposto un lavoro grande e complesso non ho, da sola, tutte le competenze necessarie per poterlo fare. Grazie a Polo Progetti posso invece accettare anche commesse più grandi, che implicano aspetti progettuali diversi a livello di impiantistica, di legislazione, ecc… Questo è anche un ottimo modo per far crescere le mie competenze professionali sentendomi in qualche modo “protetta” e sicura, come singola professionista, da una rete più ampia di persone con grande esperienza: se ho qualche dubbio so a chi mi posso rivolgere, se mi occorre una soluzione che va al di là del mio settore ho qualcuno con cui posso confrontarmi. Oggi la quasi totalità del mio lavoro la porto in Polo Progetti, dove trovo quindi la struttura adeguata per svolgerli al meglio.
Quali altri vantaggi trovi nel fare parte della cooperativa?
Qui trovo tutti i vantaggi di uno studio associato senza che, di fatto, lo sia. Si riducono i costi e le incombenze burocratiche, posso utilizzare gli strumenti messi a disposizione di tutti, i locali per le riunioni e la sede, che è un bel biglietto da visita per i clienti.
La tua specializzazione è la progettazione di strutture e di sistemi anticaduta, come l’hai messa a disposizione di Polo Progetti?
Tra i miei obiettivi c’è quello di offrire sempre più alla cooperativa il mio contributo professionale. Quando ho iniziato a lavorare mi occupavo quasi esclusivamente di linee vita sui coperti. In Polo Progetti c’è una divisione, Lifeline Italia, che si occupa specificamente della progettazione di sistemi anticaduta e oggi sono io a seguirla in prima persona.
Hai partecipato alla recente iniziativa di team building? Che impressione ne hai ricavato?
La giornata di team building è stata utilissima. Innanzitutto per conoscerci meglio tra noi, perché non c’era ancora stata occasione di incontrare dal vivo tutti i soci di Polo Progetti. È stata anche utile per farci capire come si può lavorare meglio in gruppo. La lezione di golf a cui abbiamo partecipato è stato un esempio molto calzante del concetto di coniugare la propria individualità e autonomia con un gruppo che lavora insieme per raggiungere degli obiettivi: il giocatore di golf è da solo sul campo e sta a lui la scelta dei colpi e la loro esecuzione ma dietro di lui c’è un team, fatto di medici, preparatori atletici, ecc… che lo supporta e gli permette di rendere al meglio e conseguire il successo.